Centro in provincia di Trapani, 52 km a Sud del capoluogo; sorge a 8 m s/m.,
alla foce del torrente Mazaro. Agricoltura (uva, olivi, cereali, foraggi);
industria (alimentare, delle costruzioni navali, dei materiali da costruzione,
dei mobili); porto peschereccio; giacimenti di gas naturale. 52.035 ab. CAP
91026. • St. - Di origine molto antica, fu un importante centro
commerciale conteso tra Greci, Elimi e Fenici per la sua posizione strategica.
Nel 409 a.C. la città fu conquistata dai Cartaginesi e successivamente
cadde nelle mani dei Romani. Decaduta a partire probabilmente dall'età
imperiale, fu occupata dai Saraceni nell'827. Nel 1075 venne conquistata dai
Normanni e nel 1093 la cattedrale, edificata dal conte Ruggero il Normanno,
divenne sede vescovile. Nel 1097 ospitò il primo Parlamento normanno in
Sicilia. Rimase quasi sempre città demaniale, anche se per brevi periodi
divenne feudo dei Peralta, dei Cabrera, dei Cardona. Fu per otto secoli il
capoluogo della provincia di Val di Mazara fino a quando, nel 1817, il suo ruolo
fu assunto da Trapani. • Arte - La città conserva numerose
testimonianze architettoniche di epoca normanna: all'XI sec. risalgono la doppia
cerchia di mura, i resti del castello e la cattedrale (poi rifatta in stile
barocco); la chiesa di San Nicolò Regale è del XII sec. Di stile
barocco sono le chiese di Santa Caterina, San Michele, Santa Veneranda, San
Francesco, Sant'Ignazio, gli edifici del collegio dei Gesuiti, del seminario dei
chierici, del palazzo vescovile e di quello dei Cavalieri di Malta.